Descrizione
Principi generali di valutazione degli apprendimenti
La valutazione ha un carattere promozionale, formativo e orientativo in quanto sostiene lo sviluppo di tutti gli studenti e concorre ad adeguarne il percorso didattico. La sua finalità principale consiste nello sviluppo delle competenze di autovalutazione e autoregolazione dei processi di apprendimento. Il Collegio Docenti ritiene che la valutazione debba essere trasparente e intenzionalmente comunicata, sia nei contenuti sia nei metodi e negli strumenti. L’apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico sono valutati collegialmente in sede di Consiglio di classe. Il Collegio dei docenti, coerentemente con l’elaborazione del Curricolo di Istituto, individua gli obiettivi di apprendimento e le competenze oggetto di certificazione al termine del percorso formativo.
Scansione dei periodi didattici e valutativi - Il Collegio dei docenti ritiene che i periodi didattici debbano essere suddivisi in due scansioni valutative:
- 1° quadrimestre, con scadenza al 31 gennaio
- 2° quadrimestre, con scadenza l’ultimo giorno delle lezioni.
Ulteriori informazioni
Scuola dell'Infanzia
- A gennaio, gli insegnanti procedono nella valutazione dell’inserimento, dell’autonomia, dell’autocontrollo, del rapporto con gli adulti e con i compagni.
- a giugno, valutano le competenze individualmente conquistate e il livello di maturazione.
Modalità: Osservazioni, stesura di profili due volte l’anno (Gennaio e Giugno), stesura di griglie di competenze in itinere e alla fine dei progetti
Scuola Primaria
La valutazione tiene conto dei seguenti aspetti:
- La condizione di partenza dell’alunno
- I progressi a livello di maturazione personale
- I progressi compiuti a livello di competenze
Le valutazioni vengono formulate due volte l’anno attraverso il documento di valutazione. La comunicazione con le famiglie avviene mediante colloqui individuali bimestrali e colloqui individuali in coincidenza della consegna dei documenti di valutazione.
Scuola Secondaria di primo grado
I progressi compiuti dagli alunni a livello di competenze e di maturazione personale sono sistematicamente verificati utilizzando, sia prove oggettive, sia prove di tipo tradizionale. Vengono presi, come riferimento della valutazione, gli obiettivi opportunamente declinati e concordati prima nei Dipartimenti Disciplinari, poi nel Collegio dei Docenti. Fatta salva la specificità delle singole discipline, la valutazione è ispirata ai seguenti principi:
- tiene conto delle condizioni di partenza dell'alunno valutato
- deve dare prevalenza all'acquisizione di metodi, di abilità e di competenze, piuttosto che al possesso mnemonico di nozioni.
Essendo un momento significativo del processo di formazione, la valutazione permette all'alunno di vedere con chiarezza in che modo procede la sua crescita, non solo in rapporto alle abilità sviluppate nei vari ambiti disciplinari o alle conoscenze acquisite, ma anche in rapporto al suo comportamento, ai modi di relazionarsi con gli altri, al potenziamento o alla diminuzione del suo impegno.
La valutazione è quindi sempre individualizzata, diagnostica, formativa e sommativa . Nella classe terza della scuola secondaria di 1° essa ha anche carattere marcatamente orientativo, perché, favorendo l'emergere di capacità, attitudini, competenze, permette quella progressiva consapevolezza degli aspetti della propria personalità, importanti ai fini della "scelta".