Nella mattinata odierna, nella sala video del nostro Istituto, abbiamo avuto la fortuna di parlare di poesia con lo scrittore Paolo Di Paolo. Sublime è l’arte di comporre liriche, perché, attraverso parole, ritmo e suono, esprimiamo idee ed emozioni.
La poesia intreccia linguaggi e crea immagini evocative;“rivela - come afferma Quasimodo - un sentimento che il poeta pensa essere individuale, personale e che il lettore avverte come proprio. Il poeta rende universale il sentire, accende emozioni e crea una straordinaria empatia tra sé e il lettore.”
Chi non ricorda le poesie memorizzate a scuola, che riecheggiano in noi per tutta la vita? Paolo Di Paolo, presentandoci il suo libro Rimembri ancora, ci ha ricordato proprio questo: le poesie incontrate da studenti diventano, da adulti, più leggibili, più emozionanti, più preziose.
La calda voce della professoressa Alessandra Furlan, che ha interpretato “La cura per me” di Giorgia e “Canta ancora” di Arisa, ha reso tutto più coinvolgente, ricordandoci il forte legame che vi è tra musica e poesia. Alcuni compagni di IIB, IIIB e IIIE hanno recitato poesie di Foscolo, Leopardi, Carducci, Pascoli, D’annunzio, Ungaretti, Quasimodo, Montale, Levi ed anche due ex alunni, Andrea Pacifici e Matteo Di Dato, ci hanno offerto spunti di riflessione sull’eterna bellezza della poesia, a partire da quella greca e latina. Gli interventi della nostra Preside, professoressa Donatella Savastano, dell’assessora Gabriella Sergi, di Mario Chiarlitti ci hanno ulteriormente spinto a riflettere sul profondo rapporto tra scrittura e vita.
Il professor Carmelo Ucchino ha più volte sottolineato il pensiero di Di Paolo, secondo cui l’esperienza può riempire di senso quei versi memorizzati da studenti e completarlo nel tempo, fra amori, ferite, sogni e desideri.
Soddisfatti ed emozionati, abbiamo concluso l’incontro cantando “S’io fossi foco”, ricordando sia Cecco Angiolieri sia Fabrizio De André.
Un grazie alle professoresse Aiello e Vinciotti, che hanno promosso l’iniziativa, ed alla libreria il Soffiasogni, attenta, da sempre, alla crescita culturale ed umana delle persone.
Incontri del genere fanno capire che la scuola non è solo stare seduti tra i banchi ad ascoltare spiegazioni e ad essere interrogati, ma è, soprattutto, partecipazione, dialogo, confronto e crescita culturale, psicologica e sociale.
La scuola che più ci piace è questa, perché ci arricchisce per sempre.
Classi IIB, IIIB, IIID e IIIE.
da Segreteria
del martedì, 27 maggio 2025