Oggetto: Misure di profilassi per il controllo della pediculosi nelle scuole
Si informa che sono stati segnalati casi di pediculosi tra gli alunni frequentanti il nostro istituto.
In caso di pediculosi e in presenza di casi di sospetta pediculosi, la normativa vigente (Circolare Ministro Sanità n. 4 del13/03/1998, Circolare dell’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio, Servizio Prevenzione, Formazione e Documentazione – U.O. Malattie Infettive prot. 6770 – ASP del 02/12/2005) prevede l’obbligo, da parte del Dirigente scolastico, di disporre la sospensione della frequenza scolastica dei soggetti affetti fino all’avvio di idoneo trattamento disinfestante certificato dal medico curante (pediatra o medico di famiglia).
Questi ha il compito di fare la diagnosi, prescrivere il trattamento specifico antiparassitario e certificare l’inizio del trattamento per la riammissione a scuola. A tal proposito si ritiene opportuno rendere note le indicazioni emanate dall’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio in merito alle misure di profilassi per il controllo della pediculosi nelle scuole. Per affrontare in maniera efficace il problema delle infestazioni da pidocchi nella scuola è necessario il contributo di genitori, insegnanti e personale sanitario.
Ognuno deve svolgere il suo compito in maniera coordinata ed efficiente.
Ai genitori dei bambini che frequentano una collettività spetta la responsabilità principale della prevenzione e identificazione della pediculosi attraverso un controllo sistematico e regolare dei propri figli. I genitori sono anche responsabili per le tempestive applicazioni del trattamento prescritto. I genitori devono:
- controllare accuratamente e periodicamente i capelli, al fine di rintracciare in tempo l’eventuale presenza di parassiti o delle loro uova (lendini);
- iniziare il trattamento in caso di individuazione di infestazione;
- NON far rientrare l’alunno a scuola se NON si è iniziato il trattamento
- non scambiare o prestare oggetti personali (pettini, sciarpe, cappelli, berretti, nastri per capelli,fermagli, spazzole);
- non ammucchiare i capi di vestiario;
- nel caso di dubbio consultare il medico curante;
- nel caso di infestazione di un componente della famiglia, controllare con attenzione la testa di tutti i familiari: se viene ritrovata una lendine o un pidocchio, applicare con cura il trattamento eseguire con scrupolo il protocollo di disinfestazione per tutto il tempo dovuto.
Il docente che nota segni di infestazione sul singolo bambino segnalerà la sospetta pediculosi al Dirigente Scolastico e consegnerà al genitore l’accluso modello (allegato 1) in busta chiusa affinché sia salvaguardata la privacy;
Il Dirigente Scolastico richiederà ai genitori un certificato medico o una autocertificazione (allegato 2) di avvio del trattamento ai fini della continuazione della frequenza scolastica. Il personale sanitario della ASL è responsabile per l’informazione e l’educazione sanitaria della popolazione in tema di prevenzione.
Il medico curante (Pediatra o medico di famiglia) ha il compito di fare la diagnosi, prescrivere il trattamento specifico antiparassitario e certificare l’inizio del trattamento per la riammissione a scuola. In considerazione del riscontro di casi di pediculosi si raccomanda, ognuno per le parti di competenza, di attenersi scrupolosamente alle indicazioni riportate nella presente circolare.
Il Dirigente Scolastico
Donatella Savastano
(Firma autografa sostituita a mezzo stampa ai
sensi dell’articolo 3, comma 2 del D.lg. 39/93)
da Segreteria
del lunedì, 18 settembre 2023